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Suor Azzeccagarbugli contro Fedez Renzo.

Come disse Manzoni: mala cosa nascere poveri e ignoranti, ma peggio è essere azzeccagarbugli!

L'equivoco è una gran brutta cosa! E dai fraintendimenti vengono solo guai! Ma non sempre; e l'equivoco è proprio l'occasione di ispirazione per il grande Manzoni quando egli fa sì che Renzo si rivolga al dottor Azzeccagarbugli, invitato a ciò dalla “per poco, non mai stata” suocera Agnese che la sa lunga in quanto a (apparente!) sapienza del popolino.

 

Nella storia della letteratura italiana, non vi è episodio più noto di comicità sottile, basato appunto sull’equivoco: la vittima di un'ingiustizia è scambiata per un prepotente, proprio da chi dovrebbe difenderla, si rivela perseguitata e proprio in quanto non colpevole di atti criminali, frutto questi solo delle vane costruzioni mentali di chi dovrebbe aiutare la macchina della giustizia vera. L'Azzeccagarbugli guarda dall'alto in basso Renzo con disprezzo (chi non lo sa?), reo di non esser reo, e se ne va spocchioso a cena presso don Rodrigo.

Buffo no? Il frutto dell'equivoco!

E questo sembra proprio anche il caso di suor Anna Monia Alfieri e l'episodio, senz'altro non letterario, è reale, attuale, non frutto di immaginazione (come piace tanto ai lettori oggi), eppure drammatico in tutta la propria tragicommedia. Leggete il link qui sotto e capirete.

http://www.adessocastellaneta.it/fakefedez-quello-rapper-non-sa-non-sapere-ddl-zan-concordato-tasse

E allora anche chi scrive si abbandona (me lo perdonerete, vero?) a un po’ di sarcasmo e di sfottò degno della Marcellina: abbandonato l’abito religioso (superato? Scomodo? Forse l’ha detto il Concilio che le suore debbano andare in giro a gambe nude?) per un bel prendisole a volte bianco, a volte grigio, ma tutte in veletto rigorosamente bianco e messo sulle 23 (ricordo mia mamma al mare in un mise simile negli anni ’70!), la religiosa dell’Istituto di monsignor Biraghi di santa memoria, si abbandona allo scherno e pontifica! Sì, Suor Azzeccagarbugli pontifica sull’interpretazione giuridica del concordato e sui dati delle tasse immobiliari pagate dal Vaticano dell’agenzia delle Entrate in nome delle proprie lauree (“si è laureata in Giurisprudenza nel 2001, in Economia nel 2007, conseguendo anche il Diploma Superiore di Scienze Religiose.”), in nome della cultura giuridica ed economica che ella ha, a differenza di un Fedez definito ignorante; e qui citiamo Manzoni e l’Azzeccagarbugli che chiede a Renzo:

“Sapete leggere, figliuolo?”

“Un pochino, signor dottore.”

“Bene, venitemi dietro con l’occhio, e vedrete.”

E così, fa il nostro Prendisole in velo bianco (d’ora innanzi “Prendisole”, come si usa negli atti,  ella lo saprà bene): “Sei ignorante, caro Federico Leonardo Lucia, ma segui il labiale e capirai!”

Lungi dal voler entrare nella questione erariale dei quasi 3 milioni di Euro di Imposte sul reddito nel 2020 da beni immobiliari delle Chiesa non destinati a luoghi di culto e quasi 6 milioni di IMU sul valore degli stessi, e sul quale valore l’Unione Europea ha richiesto di applicare imposte su istanza di privati (albergatori, ristoratori, e via dicendo tutti quelli a cui si fa concorrenza sleale) imposte secondo Fedez e i suoi amici grillini in venti anni evase per 5 miliardi di imposte, ignoro volutamente lo sfottò della suorina Prendisole a discapito di Fedez per due ragioni le più elementari.

La prima perché in fondo lo condivido: Fedez è sì molto probabilmente ignorante e non un fine ragionatore né uno studioso di ermeneutica filosofica: e in passato si è lasciato scappare qualche strofaccia omofoba, poi rimangiata, per fini di immagine, come credo faccia ora per interessi personali, cavalcando la polemica anticattolica sul DDL Zan; la seconda ragione è solo perché lo sfottò è l’orpello retorico di chi ha argomenti superficiali e marginali come quelli del Prendisole: e cioè, ridicolizzare l’ignoranza del suddetto Federico Leonardo Lucia per attaccarsi a pretestuosi argomenti giuridico-formali e non affrontare il cuore del problema, che è il seguente.

Se è vero, e va detto!, che la suorina, IMU e l’IRES a parte, potrebbe aver ragione dal punto di vista formale, e, cioè, fra la Santa Sede e lo Stato della Repubblica Italiana vi è un accordo, e forse questo viene disatteso da parte dello Stato medesimo qualora il DDL Zan dovesse diventare legge, e cioè: si imporrebbe alle scuole cattoliche l’iniziativa di insegnare a essere gay, lesbica o transessuale proprio laddove (cioè nelle scuole cattoliche) si dovrebbe dire il contrario, se è vero tutto questo, il punto è proprio un altro.

Molto bene, cara Marcellina in prendisole! Lo andiamo a dire ai Gesuiti, ai Salesiani, a quelli della teologia della Liberazione e non da ultimo a Bergoglio?!?

Amaro sì, amaro no, chiedo: ma perché la suorina in prendisole, insieme alle sue consorelle marcelline con istituti scolastici lodevolissimi e con ospedali e studentati, non fa uno scatto di reni e banalmente rinuncia alla parifica scolastica in modo da offrire un limpido insegnamento cattolico fatto di sana dottrina, vera carità spirituale e immutato senso della tradizione circa la famiglia, la morale di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori il cui pensiero sul comportamento contro natura di chi ha rapporti omosessuali, oppure su chi costruisce una famiglia su basi anti-cristiane è più che limpido?

Ecco subito la risposta: banalmente perché questo insegnamento NON C’È PIÙ!!!

Il cuore del problema non è giuridico formale (aspetto su cui il prendisole suddetto in velo bianco pone la questione), ma dottrinale e “tradizionale”. Il cattolicesimo è andato in vacca, fa acqua da tutte le parti: non vi è un prete che sia d’accordo con l’altro, (mai chiamarli sacerdote, beninteso: sarebbe contro la super-verità del super-Concilio Vaticano II) e molti di questi ministri superconciliari sono a favore del DDL Zan; e molti (anzi moltissimi) sposano già in chiesa coppie omosessuali e trans, cantando le canzoni di Gloria Gaynor! Oppure anche questo è frutto dell’ignoranza di Fedez e non è un evidente modo di procedere di molte parrocchie?!

Ma il Prendisole in bianco non si vergogna a ignorare tutto questo? O come il Signor Dottore Azzeccagarbugli forse ignora la propria ignoranza e ipocrisia elevata in alto fra tre lauree e così ancora più visibile a noi tutti?

Ma la smetterà di prendere in giro l’ignoranza plateale di Fedez, per evitare l’accusa di ignoranza rivolta a molti ministri del culto della nuova chiesa protestante e anticattolica, ignorante, romana, e, ora, bergogliana? Oppure, dovremo andare avanti con le fette di salame sugli occhi ignorando lo sfascio in cui versa lo stato della vita sacerdotale e religiosa dell’orbe cattolico?

Attaccare per evitare di essere attaccati è meschino: sia da parte del Bassetti sia da parte di chi si riempie di parole più grosse di sé come fa il nostro Prendisole (non condivise senz’altro dalla star Bergoglio in abito nero sotto talare bianca trasparente!).

“Mala cosa nascer povero, il mio caro Renzo,” disse Perpetua.

Ma, se mala cosa è l’ignoranza, molto peggio è essere azzeccagarbugli, caro Prendisole.

 

 

Renato Carlo Miradoli

Nato a Milano, laureato all'Università Cattolica del Sacro Cuore in lettere classiche, è traduttore di diversi libri dall'inglese all'italiano tra i quali Stonehenge il segreto del solstizio di Terence Meaden https://www.amazon.it/Stonehenge-solstizio-Osservatorio-astronomico-affascinante/dp/8834409272  e di poesie del poeta Roald Hoffmann http://www.roaldhoffmann.com/ presentate alla Milanesiana http://temi.provincia.milano.it/Milanesiana/giorno_30giugno.html rassegna culturale della Provincia di Milano.

Dal 2003 ha fondato la sua società di servizi linguistici, formazione, agenzia traduzioni, internazionalizzazione.
E’ docente di inglese e italiano per stranieri presso l’Università Bocconi di Milano, SDA, Master MIMEC, Politecnico di Milano, MIP Master del Politecnico, Istituto Marangoni, presso istituzioni e aziende clienti multinazionali e nazionali.