Stampa questa pagina

Il decalogo della Book Blooger e l'incipit de I Promessi Sposi

Il Ramo sud del lago di Como, a seni e a golfi, con 2 monti, il San Martino e il Resegone, 3 torrenti e 1 fiume, l’Adda, che ci passa in mezzo, è ora come era nel 1600 quando inizia la storia che segue.

Vi immaginate se Manzoni avesse iniziato il suo romanzo capolavoro in questo modo?

Eppure la Book Blogger, Azzurra Sichera, spiega nella foto che l’incipit del romanzo deve seguire queste regole e io le ho solo applicate:

  1. Accorcialo, sicuramente hai usato più parole del necessario: ecco fatto, 41 parole al posto delle quasi 700 de I Promessi Sposi.
  2. Togliere avverbi e aggettivi: infatti non ce ne sono!
  3. Incuriosisci: ciò che resta è la lista della spesa. Il lettore ha la curiosità: come finirà? Con il totale, perché come dice Totò è la somma che fa il totale.
  4. Introduci una pistola solo se sai con certezza che sparerà (Cit.): infatti è noto che i sassi che Don Abbondio sposta oziosamente coi piedi dal sentiero sono gli stessi lanciati dal tetto del palazzo del Vicario durante la rivolta dell’assalto ai forni! O erano tegole?
  5. Descrivi senza particolari: niente prosa e poesia, insomma, l’importante è che ci sia la connessione 4G in zona Lecco!
  6. Imposta il tuo tono di scrittura: il tono che ne risulta è l’annuncio in metrò; Rebibbia, apertura porte a destra. Il ramo sud, poi sembra un'uscita autostradale.
  7. Coinvolgi almeno uno dei sensi: nel leggere questo decalogo, i miei sono tutti coinvolti dalle 41 parole che sono restate, ma per educazione non posso dire in che modo.
  8. Crea empatia: ma chi non si è sentito empaticamente parte di una lista della spesa? Gassmann Vittorio fece pure una declamazione della stessa in TV!
  9. Metti le cose in chiaro sin dall'inizio: è chiarissimo che si tratti di un elenco tipo lista della spesa. 
  10. Divertiti: il lettore non dorme di notte alla sola idea di leggere, un giorno, un romanzo con la descrizione orografica del numero e nome di monti, fiumi e torrenti del lecchese, ovviamente senza aggettivi e avverbi. Non sarà divertito, ma ho creato grande attesa! O no?

Chi ha ragione? Il Manzoni o la Book Blooger? Forse Jane Austen che disse: “se un libro è scritto bene, lo trovo sempre troppo breve!”

 

Renato Carlo Miradoli

Nato a Milano, laureato all'Università Cattolica del Sacro Cuore in lettere classiche, è traduttore di diversi libri dall'inglese all'italiano tra i quali Stonehenge il segreto del solstizio di Terence Meaden https://www.amazon.it/Stonehenge-solstizio-Osservatorio-astronomico-affascinante/dp/8834409272  e di poesie del poeta Roald Hoffmann http://www.roaldhoffmann.com/ presentate alla Milanesiana http://temi.provincia.milano.it/Milanesiana/giorno_30giugno.html rassegna culturale della Provincia di Milano.

Dal 2003 ha fondato la sua società di servizi linguistici, formazione, agenzia traduzioni, internazionalizzazione.
E’ docente di inglese e italiano per stranieri presso l’Università Bocconi di Milano, SDA, Master MIMEC, Politecnico di Milano, MIP Master del Politecnico, Istituto Marangoni, presso istituzioni e aziende clienti multinazionali e nazionali.