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In morte di Piero Angela

Sapere aude! Ardisci di sapere!

Alla stregua di Martin Luther King anch'io ho fatto un sogno, e fin qui nulla di originale; ma se sognando al mio risveglio mi trovo in compagnia di Piero Angela che mi sta parlando di cultura, questo ha, sì, una sua originalità. Non ricordo bene il suo discorso, ma mi riecheggia nelle orecchie la voce pacata di lui che mi invita a non rinunciare mai a indagare la realtà con lo studio.

Ah, lo studio, questo sconosciuto!

Eh sì, perché vedete, se chi sa ha sempre timore di non sapere abbastanza e continua a studiare, chi non sa, invece, non sa di non sapere: e, spesse volte, del proprio non sapere si fa addirittura povero vanto.

Alla domanda su cosa fosse l'illuminismo, il filosofo Immanuel Kant offrì l'adagio arcinoto del poeta Orazio: appunto “Sapere aude!” al fine di invitare l'uomo che non l'avesse ancora fatto, a osare maggiormente e ad assumere la responsabilità del sapere, libero da pregiudizi e costrizioni, volute dal proprio sé, o a lui imposte.

Di così alta statura fu l'irraggiungibile Piero Angela, che proprio dell'umile sapere egli era orgoglioso, e in tal senso, ricordo nel mio sogno, egli mi stava esortando, facendomi sentire piccolo piccolo di fronte a lui.

Dei tanti ricordi che conservo gelosissimo di Angela, ve n'è uno che forse stupirà il lettore qui, in quanto alla ovvia e quantomeno banale considerazione, ma che per me è stata un invito a non rassegnarmi a ciò che sapevo. Intervistato, dunque, da un Fabio Fazio o da altri giornalisti di altrettanta statura intellettuale (questo proprio non lo ricordo!) sul proprio stile di trasmissione, Angela, per spiegare il lavoro di divulgatore, ebbe a dire: "Quando, per preparare una puntata, STUDIO..." fermiamoci qui; questo basta: "Studio!" Il grande Angela studiava!

Questo incipit di periodo mi colpì, indipendentemente dal proseguo, accendendo tutte le luminarie del mio cervello: un uomo già così colto, così preparato, insomma così quasi perfetto, studiava!

E quando ormai l'ignoranza non è più una vergogna, ma un vanto e in nome di essa si vincono pure le elezioni politiche millantando l’esistenza delle zucchine di mare, la contrarietà ai vaccini nonché alle più elementari forme della libertà della persona, ingannando chi ignorante lo è ancora di più, Angela passerà alla posterità per l'aver tanto studiato, l’aver ammesso umilmente di non sapere, riparando alle proprie lacune col duro lavoro dell’umile studioso: e sono certo che il buon Piero lo abbia fatto fino all'ultimo giorno della sua meravigliosa e degnissima vita.

Chi scrive qui studia molto e si sente sempre tanto inadeguato ai propri compiti lavorativi e professionali, ma ringrazia ogni giorno la sorte non solo di quanto egli sappia (sarebbe falsa umiltà da parte mia il non ammetterlo!), ma di quanto ancora potrà apprendere, e imitando Piero Angela, lo potrà fare studiando.

Buono... Studio a tutti! 

 

Renato Carlo Miradoli

Nato a Milano, laureato all'Università Cattolica del Sacro Cuore in lettere classiche, è traduttore di diversi libri dall'inglese all'italiano tra i quali Stonehenge il segreto del solstizio di Terence Meaden https://www.amazon.it/Stonehenge-solstizio-Osservatorio-astronomico-affascinante/dp/8834409272  e di poesie del poeta Roald Hoffmann http://www.roaldhoffmann.com/ presentate alla Milanesiana http://temi.provincia.milano.it/Milanesiana/giorno_30giugno.html rassegna culturale della Provincia di Milano.

Dal 2003 ha fondato la sua società di servizi linguistici, formazione, agenzia traduzioni, internazionalizzazione.
E’ docente di inglese e italiano per stranieri presso l’Università Bocconi di Milano, SDA, Master MIMEC, Politecnico di Milano, MIP Master del Politecnico, Istituto Marangoni, presso istituzioni e aziende clienti multinazionali e nazionali.