Alla vanteria tutta traballante di chi rivestendo un ruolo istituzionale, quale quello di Sottosegretario al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (mi riferisco a Lucia Borgonzoni), di non leggere un libro da più di tre anni e di aver sfogliato per caso Il castello di Kafka prima ancora, si risponde invero con l'esortazione alla lettura; non che i libri tutti già contengano tutto lo scibile umano ed essi siano l'unico veicolo della cultura medesima, ma neanche il contrario, divenuto in molti pure oggetto di vanto.