Un'obiezione, rivolta a chi vi scrive a proposito dei suoi romanzi, è stata la seguente: “Tanta cultura, tanto bello scrivere” e di questo (scusate l’immodestia) ne vado fiero, “per poi dire una cosa tanto triste e così offensiva per chi crede: quando si poteva utilizzare la medesima cultura e la medesima bella scrittura per sostenere la causa della fede!”