Il blog di Renato Carlo Miradoli

Non so come Carofiglio riesca ogni volta a stupirmi con i suoi romanzi, ma ci riesce molto bene; e anche questa volta è riuscito a farmi compagnia mentre sono malato per colpa di una tardiva influenza con il suo volumetto sull’ultima indagine del maresciallo Fenoglio, edito da Einaudi e dal titolo: Una mutevole verità.

 

A rileggere con attenzione le pagine de Il nome della rosa, laddove Bernardo Gui interroga, minacciandolo di tortura, Remigio da Varagine, non possiamo che trarre delle conclusioni utilissime al fine di capire come stanno le cose anche nella vita e soprattutto nella nostra vita di oggi. Eh sì, perché è la letteratura a volte la più sapiente e capace musa, tale, cioè, da poterci aiutare nella comprensione della natura umana.

  

L'audiolibro de Il Nome della Rosa letto da Tommaso Ragno è davvero all'altezza dell'opera di Eco.

  

Che Grillo fosse contro l'Euro e a favore della Lira questo è pacifico, ma forse l'articolo di oggi con un bel titolo "Lira di Grillo" ha esagerato!

  

Sono in ritardo, ma è mia intenzione quella di dare un contributo seppur minimo al titolo in prima pagina del noto quotidiano Il Giornale di domenica 20 gennaio u.s., dove compariva a lettere cubitali per descrivere la morte di più di un centinaio di persone emigranti dalla Libia: “Strage buonista.”


  

Janus alla Libreria Libri e Libri di Monza

Giovedì 21 febbraio 2019 dalle ore 18:00 alle 19:30

Via Italia, 22, 20900 Monza MB, Italia

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/304616993527683/

Presentazione del Romanzo Storico Janus, della Collera di Nerone, il discorso della libertà di R.C. MIradoli, MarcoSerraTarantola Editore alla libreria Libri e Libri di Monza.
Janus è il secondo capitolo della saga dei Pisoni, la Chronica Pisonum.
Sotto il regno di Nerone, 30 anni dopo le vicende narrate nell’Epistola a Tiberio, a pochi giorni dal rogo di Roma, un plico contenente un manoscritto viene rinvenuto casualmente nella casa patrizia della famiglia del Senatore Gaio Calpurnio Pisone.
Si tratta di una copia dell’Epistola a Tiberio che il fratello di questi aveva fatto consegnare alla propria famiglia, a Roma, tramite un piccolo uomo, di nome Zaccheo. Sarà l’inizio di una serie di vicende che coinvolgeranno Nerone, Pietro e Paolo, Seneca e i Pisoni congiurati contro Nerone, fino alla deposizione dell’imperatore stesso, ultimo rappresentante della dinastia Giulio-Claudia.

Vi aspetto tutti sabato 15 dicembre, dalle 16.30 alla libreria Lirus di Via Vitruvio 43 Milano (di fianco alla Stazione Centrale) per la presentazione di:

JANUS - Della collera di Nerone: il discorso sulla libertà, Marcoserratarantola Editore 2018.

 

  

 

La statua che vedete nell’immagine si trova a Montecarlo ed è realizzata in modo affascinante. Infatti essa è ottenuta, oltre che dallo scavo esteriore “togliendo” perciò materia da blocco di marmo come di consueto fa lo scultore, anche scavando al proprio interno in modo quasi miracoloso. Il risultato è uno strato sottile residuo, denominato “il mantello della coscienza”: è come se questa statua ricoprisse il nulla che sta al proprio interno dando l’idea di vuoto il quale inevitabilmente sembra sostenere dall'interno la struttura.

  

Alla vanteria tutta traballante di chi rivestendo un ruolo istituzionale, quale quello di Sottosegretario al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (mi riferisco a Lucia Borgonzoni), di non leggere un libro da più di tre anni e di aver sfogliato per caso Il castello di Kafka prima ancora, si risponde invero con l'esortazione alla lettura; non che i libri tutti già contengano tutto lo scibile umano ed essi siano l'unico veicolo della cultura medesima, ma neanche il contrario, divenuto in molti pure oggetto di vanto.

 

Se merito vi fu, dunque, per il santuario di Oropo nell’Attica, saccheggiato da Atene nel 156 a.C., quello fu proprio di essere vittima di un’ingiustizia.

 

 

Combattuto come sono anche io fra coloro che pensano o, come mi piace suppore, hanno un alto sentire intellettuale e umano, a riguardo della nave Aquarius che letteralmente in cattive acque deve attraversare il Mediterraneo; combattuto come sono nel vedere come la stessa nave dei profughi debba cercare di farsi strada fra ostili manifestazioni di rifiuto e imponderate, isteriche quanto irrealistiche proteste di accoglienza....

 

 

 

 

 Per una volta, in questo blog non voglio parlare di un libro (anche se poi lo farò) per dedicare la nostra attenzione a un programma tenuto sul canale 54, Rai Storia, e che in un certo senso coinvolge l’attenzione dei miei lettori (i quali non cessano di incoraggiarmi a concludere il mio secondo romanzo) sulla figura di un potente del passato che sarà uno dei protagonisti della mia storia: voglio dire Lucio Domizio Enobarbo Nerone.

 

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